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La vita vissuta

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L'autobiografia del patriota Ernesto Maltecca (classe 1923), scritta con la collaborazione di sua figlia Franca, costituisce il secondo volume della collana NodoLibri "Vite militanti".

Il libro è stato edito per iniziativa dell'Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta”, con il sostegno di Camera territoriale del Lavoro di Como e Sindacato Pensionati Italiani di Como e con il patrocinio del Comune di Olgiate Comasco.

Ernesto Maltecca nel 1944 deve nascondersi per non essere arruolato nell’esercito della Repubblica Sociale fascista. “Gh’era nient de fa” e allora si mette a scrivere la storia dei suoi primi venti anni di vita, spontaneamente, senza progetto. Non aveva mai scritto prima di allora. Non aveva mai letto un diario ma gli piacevano le opere, le ascoltava alla radio, le canticchiava, forse questo gli è servito. Scrive in terza persona, nell’italiano che gli consente la sua istruzione di allora. Passano più di sessanta anni di vita, di lavoro, di militanza senza scrivere altro. Poi decide di completare il racconto della sua vita, aiutato dalla figlia Franca.

Il compagno o, meglio, come dicevano in paese: “ul compagno”.

Così, verso la fine degli anni Settanta, veniva definito Ernesto Maltecca, tra gli olgiatesi.

Alcuni con affetto sincero, riconoscendolo come figura di riferimento, altri a rimarcare una differenza, in una zona come quella dell’Olgiatese in cui la sinistra continuava ad essere fortemente minoritaria.

Ma, per tutti, anche per gli avversari politici più acerrimi, si parlava di lui con rispetto, un rispetto sincero, derivante dalla convinzione di aver a che fare con un uomo onesto, tutto d’un pezzo, di cui magari non si condividevano i riferimenti ma di cui ci si poteva fidare. Un uomo che faceva politica in modo del tutto disinteressato, con generosità, mosso da ideali autentici, sinceri e profondamente radicati nella sua esperienza di vita. Un uomo dalla coerenza quasi brutale, una coerenza che lo aveva portato nel corso della vita a fare scelte difficili, scelte che lette oggi possono apparire a molti inspiegabili, ma per lui, a quei tempi, del tutto naturali, quasi scontate.

La storia di Ernesto Maltecca che emerge in questo bel racconto, è anche la storia di molti come lui, gente spesso semplice, che a metà del secolo scorso, dopo la seconda guerra mondiale, grazie al PCI e alla CGIL, ebbero modo di riscattarsi, di crescere, di costruirsi una cultura politica e sociale e di diventare classe dirigente.

Una classe dirigente di persone per bene, persone che hanno contribuito in modo determinante alla ricostruzione del Paese, dopo le tragedie del fascismo e della guerra.

È anche una storia straordinaria e avventurosa, del tutto impensabile al di fuori del contesto bellico, che stravolse storie e destini di milioni di uomini e donne, spesso giovanissimi, catapultati in vicende impensabili fino a poco tempo prima.

Nel libro vengono narrate vicende – come la clandestinità, la lotta di resistenza, la liberazione, l’approdo nelle forze di polizia, l’esperienza politica e sindacale – che sembrano la narrazione di un romanzo d’avventura, e che invece sono state esperienze, spesso involontarie, di migliaia di giovani in quegli anni.

Alessandro Tarpini (segretario generale Camera territoriale del Lavoro di Como)

Tratto dall'introduzione

9788871852751

Specifiche Tecniche

Autore
Maltecca Ernesto
Editore
NodoLibri
Formato
Libro
Pagine
120
Anno pubblicazione
2015