Memorie “personali” di un testimone d’eccezione, il volume racconta le iniziative pubbliche realizzate a Como negli ultimi tre decenni del secolo appena trascorso da un gruppo di giovani imprenditori, raccolti attorno all’Unione Industriali, a cominciare da Comodepur e dalle altre società per la depu­ra­zione delle acque, tuttora operanti nel capoluogo e in larga parte del territorio comasco, all’Acquedotto Industriale, al Tessile di Como, al Centro espo­si­tivo di Villa Erba, al nuovo corso del quotidiano “La Provincia” negli anni Ottanta, al­l’AGA, l’agenzia nazionale di stampa di Roma.

Lo stesso gruppo di imprenditori che da oltre quarant’anni si ritrovano puntualmente ogni mese come commensali in un loro cenacolo, la “Ce­le­ra”, per godere della reciproca com­pagnia. Consuetudine che ha contribuito a rinsaldarne l’ami­cizia e a confermare in loro la condivisione di comuni valori.

Scorrono in queste pagine le figure che hanno segnato la storia di quegli anni, tra le altre, di Antonio Spallino, Gianni De Simoni, don Peppino Brusadelli, Lino Gelpi, Giuseppe Guzzetti, Giancarlo Galli, Achille Ba­glio­ni, Roberto Bru­nialti. Dei “Ragazzi della Celera”, i protagonisti delle memorie, viene conservato l’ano­ni­ma­to. Diversamente se ne avrebbero a male.